Claudio Sorrentino

Life - Film Senza Immagini

Claudio Sorrentino

TITAN

Mi Chiamo: Claudio Sorrentino

Voce: Maschile

Su di me:

In questa nota relativa a Claudio Sorrentino vorrei dire due parole io, Alex Poli, per raccontare la grandezza di un uomo e di un professionista del quale sono onorato di essere stato amico sin dal lontano 1987.

In quegli anni lui era già famoso, ed era il doppiatore di Patrick Duffy, il Bobby Ewing della fortunata serie TV Dallas, vi ricordate? Ma erano già tanti altri gli attori a cui prestava la sua sensibilità con la voce.

Ricordo bene quel 1987 perché fui eccitato nel sapere che Claudio, il mostro sacro che ascoltavo in Dallas e al cinema, aveva accolto il mio invito per la mega serata che avevo organizzato in occasione del lancio della mia radio privata all'Altro Mondo Studios di Rimini, una discoteca famosissima della riviera romagnola in quegli anni.

Quella sera insieme ad Antonio Colonnello – che invece era la voce di JR di Dallas – Tony Esposito, ed Edoardo Bennato, doppiammo delle clip con gli attori a cui loro prestavano la voce al cinema davanti a tremila persone intervenute per la serata. E ovviamente Claudio ci fece da maestro.

Quella serata segnò l'inizio della nostra antica conoscenza, e per me il riferimento a cui mi sono sempre ispirato nell'approccio al mio lavoro.

Claudio è stata una colonna portante di questa professione per la sua precisione e versatilità. Forse neppure John Travolta, Bruce Willis, o Mel Gibson sarebbero stati apprezzati cosi tanto senza il suo supporto.

Ma l'aspetto che più mi ha toccato è che Life sia stato uno dei suoi ultimissimi lavori prima di "salutarci". Qui interpreta Titan, un homeless che torna alla vita grazie al Libro del Destino di John perché ritrova sua moglie Grace dopo tanti anni.

Ricordo che la lavorazione fu piuttosto impegnativa giacché, da coprotagonista, aveva centinaia di battute e così le spalmammo in tre turni. E come sempre nel suo stile, non si è smentito neppure quella volta, intervenendo anche nell'adattamento dei testi che avevo scritto.

Spesso mi diceva: "Alex ma sta cosa però non sta "in bocca" (intendendo lo slang della parola), "provamo a falla così!" (giocava molto col dialetto romano).

Neanche a dirlo, ogni sua interpretazione a me pareva già un capolavoro, ma lui non si accontentava e insisteva per fare altri "take".

Non vi dico in fase di editing, che ho fatto personalmente per tutto Life, che razza di imbarazzo ho provato nello scegliere le prove migliori, erano tutte bellissime!

Quando ho riascoltato il montaggio definitivo dove c'era lui, ho pianto per il pathos che era riuscito a trasmettere al personaggio. Era diventato di uno spessore molto più grande di quanto me lo fossi immaginato durante la scrittura.

Ci siamo incontrati ancora a Roma un'ultima volta per andare a pranzo insieme, proprio una quindicina di giorni prima che fosse ricoverato in ospedale da dove poi non è più uscito, andandosene per sempre!

Quando poi ho scritto il terzo capitolo di Life sono stato costretto a far morire anche Titan, il suo personaggio, ed è stato un po' come salutarlo per l'ultima volta... con le lacrime agli occhi...

Claudio, lasciami l'onore di dedicarti Life. E sarà come averti vicino per sempre!